IBAN errato: i soldi sono persi? Ecco cosa succede davvero (e come rimediare)

Hai fatto un bonifico ma ti sei accorto di aver inserito un IBAN sbagliato? Oppure ti è venuto il dubbio dopo aver cliccato su “Invia”?
È una delle situazioni più temute quando si trasferiscono soldi online: il timore di aver perso tutto per un errore di digitazione.

Vediamo quando un bonifico a un IBAN errato si può recuperare e in quali casi i soldi rischiano davvero di finire nelle mani sbagliate.


🔍 Prima cosa da sapere: cos’è un IBAN “errato”?

Un IBAN errato può essere di due tipi:

  1. Formalmente sbagliato: hai digitato un codice che non esiste (es. troppo corto, con caratteri invalidi, o con cifre scorrette).
    👉 In questo caso il sistema lo blocca subito: il bonifico non parte nemmeno.
  2. Formalmente corretto, ma non del destinatario giusto: l’IBAN esiste, è attivo, ma non è intestato alla persona a cui volevi mandare i soldi.
    👉 In questo caso il bonifico parte regolarmente, e potrebbe andare a buon fine… ma alla persona sbagliata.

❌ Se l’IBAN non esiste: i soldi non partono

Nel caso più fortunato, l’errore è evidente e la banca lo intercetta:

  • Il bonifico viene rifiutato subito;
  • Oppure parte ma viene respinto automaticamente con una causale (es. M05 – IBAN inesistente);
  • I soldi ti tornano indietro in 1-3 giorni lavorativi.

👉 Risultato: i soldi non vanno persi.


⚠️ Se l’IBAN esiste ma è di un’altra persona: serve l’intervento della banca

Questo è il caso più delicato. Se inserisci un IBAN formalmente valido, il sistema considera il bonifico regolare e lo esegue, anche se l’intestatario non corrisponde a quello che avevi in mente.

Ma come è possibile?

Per legge (Direttiva UE PSD2), le banche non sono obbligate a verificare la corrispondenza tra nome e IBAN. Quindi, se sbagli IBAN ma il codice è attivo, il bonifico viene accreditato ugualmente, anche se il nome del destinatario è diverso.

👉 Questo vuol dire che i soldi possono finire sul conto di un estraneo.


🛠 Cosa puoi fare se hai inviato soldi al conto sbagliato?

Se ti accorgi dell’errore dopo l’invio, agisci subito:

  1. Contatta subito la tua banca: segnala l’IBAN errato e chiedi un recupero di fondi (recall).
  2. Compila l’apposito modulo (ogni banca ha il suo) per autorizzare la richiesta.
  3. La banca cercherà di contattare il titolare del conto ricevente, per chiedere la restituzione volontaria dell’importo.

📌 Importante: la restituzione non è automatica. La persona che ha ricevuto il denaro deve accettare di restituirlo.


⚖️ E se il destinatario si rifiuta di restituire i soldi?

Se l’accredito è avvenuto su un conto che non conosci e il titolare non vuole restituire il denaro, la situazione si complica.

Hai però alcune strade:

  • La banca può agire per vie legali, previa tua autorizzazione;
  • Puoi presentare un esposto alle autorità, perché trattenere denaro ricevuto per errore può configurarsi come indebito arricchimento (art. 2033 Codice Civile);
  • Se c’è collaborazione, spesso si risolve con una semplice restituzione bonaria.

✅ In quali casi il bonifico può essere recuperato facilmente?

  • Se il conto del beneficiario è chiuso, il bonifico viene respinto in automatico (es. causale M03);
  • Se segnali l’errore entro poche ore, la tua banca può bloccare l’operazione prima che venga finalizzata (in alcune banche, fino alle 18 del giorno stesso);
  • Se conosci il destinatario (es. hai solo sbagliato un numero), puoi chiamarlo direttamente e chiedere di restituire il denaro.

💡 Consigli per evitare errori con l’IBAN

  • Copia e incolla l’IBAN da fonti affidabili (evita di scriverlo a mano);
  • Controlla due volte prima di confermare un bonifico;
  • Se hai dubbi, fai prima un bonifico di prova con pochi euro;
  • Se usi l’home banking spesso, salva i beneficiari affidabili nella rubrica.

In conclusione

Un errore nell’IBAN non è sempre la fine del mondo, ma può diventarlo se non intervieni in tempo.
La buona notizia è che nella maggior parte dei casi i soldi non sono persi, soprattutto se il bonifico viene respinto dal sistema o se si agisce subito.

Ma se l’IBAN è attivo e finisce nelle mani sbagliate, recuperare i soldi richiede tempo, pazienza e – a volte – anche un avvocato.


Articoli correlati

🔗 Articoli correlati:


Lascia un commento