Cosa sono le commissioni sui pagamenti con carta?

Hai mai pensato a cosa succede dietro le quinte quando paghi con la tua carta di pagamento ? Ogni transazione è più di uno scambio di denaro: è un sistema complesso che coinvolge banche, gestori di carte e infrastrutture tecnologiche. Ma chi paga il costo di tutto questo?

La risposta è semplice: l’esercente. Ogni volta che utilizzi la tua carta di credito o debito, il negoziante deve sostenere dei costi chiamati commissioni sui pagamenti con carta. E si suddividono principalmente in due categorie:

  1. Commissioni interbancarie (o interchange fee): Questo è un importo che la banca dell’esercente paga alla banca che ha emesso la carta del cliente (banca “issuer”). Di solito si tratta di una percentuale del valore della transazione, che varia tra lo 0,2% e lo 0,3% per le carte di debito, e leggermente di più per le carte di credito. Questo importo serve a compensare i costi sostenuti dalla banca emittente per gestire la carta e garantire sicurezza e affidabilità nelle transazioni.
  2. Costi del servizio POS: Oltre alla commissione interbancaria, l’esercente paga anche un canone o una percentuale al gestore del terminale POS (ad esempio, una banca o un fornitore terzo) per l’uso del dispositivo e dei servizi connessi. Questo costo copre la tecnologia e l’infrastruttura necessarie per elaborare i pagamenti.

In teoria, queste commissioni sono il “prezzo” che l’esercente paga per offrire ai clienti un metodo di pagamento rapido e sicuro. Tuttavia, secondo la legge italiana, non possono essere trasferite al cliente.

Perché è sbagliato chiedere al cliente di pagare le commissioni? 

La legge italiana e i regolamenti dei principali circuiti di pagamento (Visa, Mastercard, ecc.) vietano agli esercenti di trasferire le commissioni sui clienti. Questo significa che:

  • Non puoi essere obbligato a pagare un costo aggiuntivo per utilizzare la tua carta;
  • Aggiungere sovrapprezzi alle transazioni è non solo scorretto, ma anche potenzialmente illegale.

Questo divieto è pensato per tutelare i consumatori, incentivando l’uso delle carte come metodo di pagamento sicuro rispetto ai contanti.

Come comportarti se ti succede? 

Non è raro che alcuni esercenti cerchino di far pagare ai clienti le commissioni, soprattutto nei piccoli negozi o in settori poco digitalizzati. Ma tu hai i tuoi diritti!

  1. Rifiuta e spiega.
    Puoi dire: “So che la legge vieta di scaricare le commissioni sui clienti. Questo costo è a carico dell’esercente.”
  2. Chiedi una ricevuta dettagliata.
    Se sospetti che le commissioni siano state aggiunte, richiedi una ricevuta o uno scontrino con il dettaglio della transazione. Questo è il primo passo per fare chiarezza.
  3. Segnala la violazione.
    Se l’esercente non si adegua, puoi segnalarlo a:
    • Il circuito della tua carta (Visa, Mastercard, ecc.), inviando la ricevuta come prova.
    • L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che tutela i diritti dei consumatori.

Non è giusto che un costo operativo dell’esercente venga scaricato su di te. Se tutti accettassimo questa pratica, diventerebbe normale e i pagamenti con carta potrebbero diventare più costosi. Pagare con carta è un diritto e una garanzia, soprattutto per evitare i rischi legati al contante (furti, errori di resto, ecc.).

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