Bonifico verso la Grecia: posso tradurre il nome del beneficiario scritto in greco?

Quando si effettua un bonifico verso un conto bancario greco, può capitare che il beneficiario comunichi il suo nome in caratteri greci (es. Παναγιώτης Ανδρέου). Chi esegue il bonifico da una banca italiana si chiede:
Posso tradurre o traslitterare il nome del beneficiario? Oppure devo copiarlo così com’è, in alfabeto greco?

Vediamolo nel dettaglio, per evitare errori che possono bloccare o annullare il bonifico.

❌ Il nome in greco va bene?

No. Le banche europee non accettano caratteri diversi da quelli latini (A-Z) nei bonifici SEPA.
Quindi, se il nome è scritto in alfabeto greco (come Κωνσταντίνος Αντωνίου), non puoi copiarlo così com’è.
Serve la versione traslitterata, ossia il nome convertito in lettere latine.


📂 Perché non si possono usare lettere greche nei bonifici SEPA?

I bonifici SEPA usano uno standard tecnico condiviso tra tutte le banche europee, basato sul formato ISO 20022 XML.
Questo sistema accetta solo caratteri latini di base (A-Z), numeri e alcuni simboli comuni. Non sono ammessi caratteri greci, cirillici o di altri alfabeti.

La ragione è tecnica: per garantire l’elaborazione automatica del bonifico in tutti i sistemi bancari, serve un set di caratteri uniforme.
In più, il Regolamento (UE) n. 260/2012 e le direttive dell’European Payments Council (EPC) richiedono che i bonifici SEPA siano eseguiti senza intervento manuale (straight-through processing). Ecco perché anche il nome del beneficiario deve rispettare questi requisiti.


🔤 Tradurre o traslitterare: attenzione alla differenza

Tradurre significa cambiare il significato (es. Γεώργιος → Giorgio).
Traslitterare, invece, significa riscrivere lo stesso suono usando un altro alfabeto (es. Γεώργιος → Georgios).
👉 Nei bonifici si deve usare la traslitterazione ufficialenon la traduzione.

🔎 Attenzione: esistono più varianti corrette della traslitterazione (es. Dimitris vs Dimitrios), ma solo una è quella registrata presso la banca.
Devi usare quella esatta, altrimenti il bonifico potrebbe essere respinto.


🧭 Come ottenere la versione giusta del nome

Non improvvisare. Ecco come procedere:

  1. Chiedi al beneficiario il nome così come è registrato in banca (in lettere latine).
  2. Evita Google Translate o soluzioni fai-da-te: potresti creare un nome non riconosciuto dal sistema bancario.
  3. Evita errori di forma: anche una singola lettera può causare il rifiuto del bonifico.

📌 Nota importante: l’IBAN non contiene informazioni sul nome del beneficiario.
Quindi, non basta copiare l’IBAN: è essenziale farsi inviare anche il nome corretto in caratteri latini.


📊 Alcuni esempi di traslitterazione

Nome in grecoTraslitterazione corretta
Γιώργος ΠαπαδόπουλοςGiorgos Papadopoulos
Μαρία ΚαραγιάννηMaria Karagianni
Δημήτρης ΣταμάτηςDimitris Stamatis

➡️ Solo il beneficiario può confermare quale sia la forma anagrafica memorizzata nella sua banca.


⚠️ Cosa succede se sbagli?

  • Il bonifico può essere respinto dalla banca destinataria.
  • In certi casi, viene messo in attesa per verifiche manuali.
  • Potresti ricevere un rimborso ritardato con spese aggiuntive.

Una lettera sbagliata può bastare per compromettere la transazione.


✅ I nostri consigli pratici

  • Usa solo caratteri latini (niente lettere greche).
  • Evita di “indovinare” il nome corretto.
  • Se hai dubbi, chiedi alla tua banca prima di procedere.
  • Fai sempre una prova con importo minimo se è la prima volta che invii denaro verso quel conto.

📚 Riferimenti normativi

  • Regolamento (UE) n. 260/2012 del Parlamento europeo: armonizzazione dei bonifici e addebiti diretti in euro.
  • Banca d’Italia – SEPA Credit Transfer: standard tecnici e raccomandazioni sull’uso di dati compatibili con i sistemi bancari automatizzati.

📌 In conclusione:


No, non puoi “tradurre” il nome greco. Puoi però (e devi) usare la traslitterazione ufficiale.
Così il tuo bonifico arriva correttamente a destinazione, senza errori o ritardi.

Lascia un commento