Le commissioni bancarie possono sembrare complicate, soprattutto quando si parla di commissioni permillari. Se stai investendo o effettuando operazioni finanziarie, è fondamentale capire cosa sono queste commissioni e come gestirle al meglio per risparmiare.
Cos’è la Commissione Permillare?
La commissione permillare è un costo calcolato in base al valore per mille (‰) dell’importo movimentato. Ad esempio, una commissione di 1,5‰ significa che pagherai 1,5 euro ogni 1.000 euro movimentati.
Dove si applicano le commissioni permillari?
Le commissioni permillari sono più frequenti in questi ambiti:
- Gestione e custodia titoli: acquisto e vendita di azioni, obbligazioni e fondi;
- Trasferimenti di titoli tra depositi diversi;
- Operazioni particolari di investimento o gestione patrimoniale.
Non tutte le banche applicano commissioni permillari: molte usano percentuali o costi fissi.
Esempi di commissioni nelle banche italiane
Banca | Tipo di commissione | Valore tipico | Applicazione |
---|---|---|---|
Banca A | Commissione permillare | 1,5‰ (1,5 per mille) | Acquisto e vendita titoli |
Banca B | Commissione percentuale | 0,20% (due decimi di %) | Operazioni di investimento |
Banca C | Fissa + percentuale | 5 euro + 0,1% | Ogni singola operazione |
Banca D | Commissione fissa | 10 euro | Bonifici e trasferimenti |
Come si calcola la commissione permillare?
Supponiamo una commissione permillare di 1,5‰ su un investimento da 5.000 euro:

Come risparmiare sulle commissioni?
- Preferisci le operazioni online: spesso hanno costi inferiori rispetto agli sportelli;
- Confronta le offerte: verifica il foglio informativo della tua banca e cerca istituti con commissioni più basse;
- Valuta piattaforme di investimento digitali: molte hanno commissioni trasparenti e spesso più convenienti;
- Investi importi più alti in un’unica operazione: per evitare commissioni multiple su piccoli importi;
- Chiedi informazioni dettagliate: non esitare a chiedere alla tua banca una spiegazione chiara dei costi.
Commissioni permillari e carte di pagamento / pagamenti digitali / POS / criptovalute
In generale, le commissioni permillari NON sono molto comuni su:
- Carte di pagamento (bancomat, carte prepagate, carte di credito)
Qui di solito le banche o gli emittenti applicano commissioni fisse o percentuali (es. 1-3% sulle transazioni estere o prelievi). - Pagamenti digitali (app come Satispay, Apple Pay, Google Pay ecc.)
Le commissioni sono solitamente fisse o percentuali, non permillari. Spesso sono basse o assenti per il consumatore, mentre i costi per i negozianti possono essere percentuali o fissi. - POS (terminali per pagamenti con carta in negozio)
Anche qui le commissioni sono tipicamente percentuali (es. 1,5%-2,5% dell’importo) o a volte una quota fissa per transazione. Le commissioni permillari sono molto rare. - Criptovalute
Le commissioni non sono “permillari” nel senso bancario, ma sono legate a costi di rete (es. gas fee, commissioni di mining) che dipendono da vari fattori tecnici e di mercato, spesso espresse in valore fisso o percentuale variabile, ma non in permille.
Conclusione
Conoscere le commissioni permillari e altre commissioni bancarie ti permette di gestire meglio i tuoi investimenti e risparmiare sulle spese inutili. Leggi sempre con attenzione i documenti informativi della banca e valuta le migliori soluzioni disponibili sul mercato.