Quando effettui un pagamento con smartphone o smartwatch, il dispositivo mobile non invia i dati reali della carta, ma un token sicuro che rappresenta la carta di pagamento (credito, debito o prepagata) associata al wallet digitale come Apple Pay, Google Pay o Samsung Pay.
Il pagamento viene quindi addebitato sulla carta selezionata dall’utente, e sarà quella carta a determinare da dove verranno prelevati i fondi (ad esempio, dal conto corrente associato, dal saldo prepagato o da un plafond di credito).
Quali tipi di costi possono essere sostenuti usando un dispositivo mobile per pagare?
In linea generale, pagare con un dispositivo mobile non comporta costi aggiuntivi rispetto all’uso fisico della carta. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni da conoscere, legate al tipo di carta, alla connessione internet e al luogo in cui si effettua il pagamento.
- Commissioni della banca o dell’emittente della carta
Se la tua carta prevede un costo per ogni operazione (es. alcune prepagate), anche i pagamenti tramite smartphone seguiranno le stesse condizioni. - Costi per l’uso della rete dati
L’app può richiedere una connessione a Internet per funzionare correttamente. Se non sei connesso al Wi-Fi, potresti sostenere piccoli costi di traffico dati, soprattutto all’estero. - Commissioni per pagamenti internazionali
Se usi il tuo dispositivo per acquistare all’estero o su siti stranieri, potrebbero essere applicati costi per il cambio valuta o commissioni internazionali, a seconda della carta utilizzata. - Costi aggiuntivi applicati dall’esercente
In rari casi, alcuni commercianti applicano una maggiorazione per i pagamenti digitali. In Italia non è molto diffuso, ma è sempre bene prestare attenzione prima di confermare l’acquisto.
👉 In sintesi: nella stragrande maggioranza dei casi non ci sono costi extra, ma conviene sempre leggere le condizioni della propria carta e tenere sotto controllo eventuali commissioni.
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