Negli ultimi anni sempre più persone hanno iniziato a ridurre il consumo di carne. Le motivazioni sono diverse: salute, ambiente, etica. Ma c’è un aspetto che interessa a tutti, soprattutto in tempi di rincari: mangiare meno carne fa bene anche al portafoglio.
In questo articolo vedremo quanto pesa la carne sulla spesa degli italiani, quanto si può risparmiare riducendola e quali alternative scegliere per mangiare sano senza spendere troppo.
1. Quanto costa la carne nella spesa degli italiani
Secondo i dati ISTAT, nel 2022 le famiglie italiane hanno destinato circa il 21,5% del budget alimentare alla carne. È una voce importante, che incide molto più di pane, pasta o verdura.
Ecco alcuni prezzi medi rilevati nei supermercati e mercati italiani (2024):
- Pollo standard (petto o cosce): 7–10 €/kg
- Pollo nostrano / bio: fino a 16 €/kg
- Manzo (tagli comuni): 12–18 €/kg
- Tagli pregiati di manzo (costate, filetti): 20–25 €/kg
- Legumi secchi comuni (lenticchie, ceci, fagioli): 2–3 €/kg (alcune varietà pregiate fino a 4–5 €/kg)
- Riso e pasta: 1,50–2 €/kg
👉 Confronto: un piatto a base di legumi costa meno della metà di un piatto di carne e garantisce comunque proteine e nutrienti.
2. Ridurre la carne: quanto si può risparmiare davvero
Il risparmio dipende dalle abitudini familiari.
- Se una famiglia spende 40 € a settimana in carne, ridurre il consumo del 30% significa risparmiare circa 12 € a settimana, cioè oltre 600 € in un anno.
- Con spese più alte (es. 50 €/settimana), il risparmio sale a quasi 800 € annui.
Non serve eliminare la carne del tutto: basta alternarla con altre fonti proteiche più economiche.
3. Alternative proteiche più economiche
Ridurre la carne non vuol dire rinunciare alle proteine. Ci sono diverse alternative valide, nutrienti e più economiche:
- Legumi (fagioli, lenticchie, ceci): ricchi di fibre e ferro, costano 2–3 €/kg.
- Uova: 6 uova costano circa 2–3 €, forniscono proteine complete e sono molto versatili.
- Pesce azzurro (sardine, sgombro): spesso sottovalutato, ma economico (6–9 €/kg) e ricco di omega-3.
- Latticini (formaggi freschi, yogurt greco): ottima fonte di proteine ad un prezzo contenuto.
📊 Esempio di costo al piatto (porzione media 150–200 g)
- Pollo → circa 3 €
- Lenticchie → circa 0,80–1 €
- 2 uova → circa 1 €
4. Benefici collaterali oltre al risparmio
Oltre al portafoglio, ridurre la carne porta altri vantaggi:
- Salute → meno grassi saturi e colesterolo, più fibre e vitamine.
- Ambiente → produrre 1 kg di carne bovina richiede fino a 15.000 litri di acqua, mentre 1 kg di legumi ne richiede circa 1.250 (dati FAO).
- Meno sprechi → la carne si deteriora in fretta, mentre legumi e cereali hanno una lunga conservazione.
5. Consigli pratici per iniziare
Non serve diventare vegetariani dall’oggi al domani. Ecco alcuni suggerimenti semplici per ridurre la carne senza sacrifici:
- Inizia con 2–3 pasti a base vegetale a settimana.
- Riduci le porzioni di carne, compensando con verdure e cereali.
- Pianifica la spesa: prepara una lista con alternative già pensate.
- Approfitta di offerte e carte fedeltà per risparmiare ulteriormente.
Conclusione
Mangiare più sano e meno carne significa spendere meno, ridurre gli sprechi e migliorare la salute. Non serve rinunciare del tutto: basta ridurre il consumo e variare la dieta con alternative economiche e nutrienti.
La prossima volta che fai la spesa, prova a sostituire un piatto di carne con legumi o uova: il tuo corpo, l’ambiente e il tuo portafoglio ti ringrazieranno.