Dynamic Currency Conversion: che cos’è davvero e perché può aumentare i costi quando paghi all’estero

Quando utilizzi la carta all’estero, è naturale pensare che sia la tua banca a occuparsi del cambio. In molti casi è così, ma esiste una funzione meno conosciuta — e perfettamente legale — che può modificare l’importo finale di un pagamento: la Dynamic Currency Conversion (DCC).

Si tratta di un servizio attivo su numerosi POS e sportelli bancomat, soprattutto in aree ad alta concentrazione turistica. La DCC propone al titolare della carta di pagare nella propria valuta, anziché in quella locale. Una scelta che può sembrare comoda, ma che nella maggior parte dei casi comporta costi aggiuntivi non immediatamente evidenti.


Come funziona la DCC

Se ti trovi a Londra e stai pagando una consumazione da 20 sterline, il POS potrebbe mostrarti due opzioni:

  • Pay in GBP (Sterline)
  • Pay in EUR (Euro)

La differenza fra questi due tasti è sostanziale:

  • scegliendo GBP, il tasso di cambio applicato sarà quello del circuito (Visa o Mastercard) e la tua banca applicherà eventuali commissioni previste dal contratto;
  • scegliendo EUR, il tasso viene definito dal gestore del POS o del bancomat, spesso con una maggiorazione significativa.

Il risultato è che il pagamento “convertito” in euro non passa più attraverso il tasso applicato dai circuiti internazionali, generalmente più favorevoli e trasparenti.


Perché il tasso della DCC è quasi sempre più alto

Il tasso utilizzato dal terminale non segue i valori di mercato del giorno: è un tasso commerciale scelto dal fornitore della DCC, che spesso include un margine aggiuntivo. Nella pratica, questo sovrapprezzo può variare dal 3% al 12%, con casi documentati soprattutto in destinazioni turistiche ad alta rotazione di visitatori.

I terminali presentano la DCC come un servizio a vantaggio dell’utente, con diciture come “tasso garantito” o “nessuna sorpresa”. Tuttavia, nella quasi totalità dei casi, l’opzione più economica rimane il pagamento nella valuta locale.

Un esempio reale

Immaginiamo un conto da 40 GBP:

  • Pagando in GBP, il circuito applica un cambio di mercato, ad esempio 1 GBP = 1,19 € → totale 47,60 €
  • Pagando in EUR tramite DCC, il POS applica un tasso più alto, ad esempio 1 GBP = 1,29 € → totale 51,60 €

Una differenza di 4 euro su un’unica transazione. Su più pagamenti quotidiani, l’impatto economico può diventare significativo.


Perché viene proposta con tanta insistenza

La DCC non è un servizio neutrale. Chi la fornisce, sia esso il gestore del POS o del bancomat, riceve una percentuale dell’importo convertito. È per questo motivo che spesso:

  • l’opzione nella valuta del turista è preselezionata;
  • i messaggi a schermo sono formulati per sembrare rassicuranti;
  • la scelta corretta (pagare nella valuta locale) appare meno evidente o meno immediata.

Come evitarla

La regola da tenere sempre a mente è semplice: scegli la valuta locale.

  • In Regno Unito → GBP
  • In Stati Uniti → USD
  • In Svizzera → CHF

Questo vale per POS, bancomat, hotel, biglietterie e qualsiasi transazione elettronica.

Frasi utili da ricordare:

  • “Charge me in local currency, please.”
  • “No conversion, thank you.”
  • “Pounds only, please.”

La DCC ai bancomat

Il meccanismo è ancora più subdolo negli ATM: molti sportelli propongono un tasso “garantito” per prelevare nella valuta del cliente. In questo caso, la scelta corretta è:

NO → continua senza conversione

Altrimenti ti ritroverai con la combinazione peggiore: il tasso maggiorato dell’ATM + la commissione della banca per il prelievo in valuta.


Perché nessuna banca può bloccarla

La DCC viene applicata prima che la transazione arrivi alla tua banca.
Di conseguenza, l’istituto riceve un importo già convertito: non è tecnicamente possibile annullare o correggere l’operazione.

Esiste un caso in cui conviene?

Nella maggior parte dei casi no.
Una sola eccezione può avere senso:

  • spese aziendali che devono obbligatoriamente essere presentate in euro.

In tutte le altre situazioni, la scelta più economica rimane pagare nella valuta locale.


Conclusione

La Dynamic Currency Conversion non è una truffa: è un servizio opzionale e legale.
Ma nella pratica è una maggiorazione dei costi che si può evitare facilmente.

Il modo più semplice per non pagare più del necessario è ricordare una sola regola:

pagare sempre nella valuta locale.

Lascia un commento