🤔 Temu nel 2025: Fine dei Prezzi Stracciati? Cosa Sta Succedendo Davvero

Negli ultimi anni Temu ha conquistato milioni di utenti anche in Italia, offrendo prodotti a prezzi quasi incredibili.
Ma dietro i prezzi stracciati si nasconde una strategia molto precisa — e con le nuove tensioni commerciali tra USA e Cina, le cose stanno già cambiando.

💸 Come fa Temu a tenere prezzi così bassi?

I prezzi di Temu sembrano quasi “troppo belli per essere veri”. Il motivo principale è che i prodotti arrivano direttamente dalla Cina, senza passaggi intermedi, senza magazzini in Italia e, in alcuni casi, anche senza IVA europea, grazie a una soglia agevolata per gli ordini di piccolo importo.

In pratica:

  • I venditori sono quasi sempre aziende cinesi o fabbriche che vendono direttamente.
  • La merce viene spedita a basso costo grazie ad accordi postali internazionali (come quello con China Post).
  • Temu punta su grandi volumi, margini bassi e una logistica super centralizzata.

🧪 Ma la qualità dei prodotti?

Qui è bene essere chiari: Temu non è Amazon. La qualità dei prodotti può variare tantissimo.
Si possono trovare sia prodotti decenti che articoli di qualità molto bassa.

Esempi reali:

  • Cover per smartphone da 1€, spesso molto fragili.
  • Gadget elettronici economici che funzionano, ma si rompono in fretta.
  • Vestiti con taglie poco affidabili e materiali scadenti.

Consiglio: leggi sempre le recensioni reali degli utenti, guarda le foto caricate dagli acquirenti e non aspettarti prodotti premium a prezzi da discount.

🇨🇳 Chi vende su Temu?

Temu è una vetrina di venditori cinesi: produttori o grossisti che spediscono direttamente dalla Cina all’Europa.
Il sito è controllato da PDD Holdings, la stessa società dietro il colosso Pinduoduo.

Temu si occupa solo di:

  • Mostrare i prodotti,
  • Incassare il pagamento,
  • Gestire spedizioni e rimborsi.

Ma non è lui a vendere: il vero venditore è sempre un’azienda cinese indipendente.

🌍 Cosa sta cambiando nel 2025?

Nel 2025, sotto la spinta delle politiche protezionistiche avviate da Trump, gli Stati Uniti hanno deciso di alzare drasticamente i dazi su moltissimi prodotti cinesi, colpendo anche piattaforme come Temu e Shein.

📈 Le novità principali:

  • Dal 2 maggio 2025, negli Stati Uniti tutte le spedizioni dalla Cina e Hong Kong, anche sotto gli 800$, saranno soggette a dazi doganali.
  • I dazi saranno pari al 30% oppure almeno 25 dollari per articolo, con un aumento a 50 dollari per articolo da giugno 2025.
  • Temu e Shein hanno già annunciato aumenti di prezzo fino al 91% su alcuni articoli.
  • Alcuni corrieri come DHL hanno sospeso temporaneamente le spedizioni dirette ai consumatori USA per pacchi sopra gli 800$.
  • L’obiettivo degli USA è bloccare l’uso improprio della soglia dei 800 dollari (“de minimis threshold”) da parte dei marketplace cinesi.

📌 Fine della soglia dei 800$ negli USA

Situazione prima: negli USA gli acquisti online inferiori a 800 dollari erano esenti da dazi (regola “de minimis”).
Situazione dal 2 maggio 2025:

  • L’esenzione finisce per tutte le spedizioni provenienti da Cina e Hong Kong.
  • Ogni pacco pagherà dazi indipendentemente dal valore.
  • È un cambiamento storico, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui compriamo da marketplace cinesi.

🛍 E in Europa?

In Europa, per ora:

  • Non sono ancora stati introdotti dazi specifici contro Temu.
  • Ma l’Unione Europea sta valutando nuove regole su:
    • Trasparenza delle piattaforme extra-UE,
    • Obblighi di conformità alle norme di sicurezza europee,
    • Possibili tasse anche per pacchi sotto i 150€.

Se queste misure verranno approvate, i prezzi bassi di Temu potrebbero salire anche per i clienti italiani.

🧠Opinione personale Conviene ancora comprare su Temu?

Personalmente penso che questa stretta sui dazi non sia solo una questione economica, ma anche una mossa politica molto chiara. Gli Stati Uniti vogliono proteggere i produttori locali e frenare l’invasione di prodotti ultra-economici cinesi che, negli ultimi anni, hanno praticamente cambiato il modo di fare acquisti online.

Dal punto di vista dei consumatori, ovviamente, è una brutta notizia: per tanti utenti, Temu e Shein rappresentavano un modo per comprare piccoli oggetti o vestiti spendendo pochissimo. Con i nuovi dazi, molte offerte “incredibili” spariranno o diventeranno meno convenienti.

Allo stesso tempo, però, credo che fosse inevitabile: un modello basato su spedizioni a costi ridicoli, niente dazi e IVA quasi azzerata non poteva reggere all’infinito, soprattutto mentre in Occidente si cerca di rilanciare la produzione interna.

Il vero rischio, secondo me, è che queste misure non colpiscano solo i colossi come Temu, ma finiscano per penalizzare anche piccole aziende o start-up che lavorano correttamente con fornitori esteri.
E in Europa? Credo che prima o poi seguirà la stessa strada, magari in modo più graduale, ma la direzione ormai è tracciata: acquistare dalla Cina sarà sempre meno “a costo zero”.

Lascia un commento