✈️ Che tipo di viaggiatore sei? Scopri il tuo stile (e il tuo metodo di pagamento ideale)

Ci sono quelli che prenotano tutto con mesi d’anticipo, e quelli che buttano due cose nello zaino e partono. Ma dietro al modo in cui programmiamo un viaggio, si nasconde molto più di una semplice preferenza: il nostro stile di vita, il nostro rapporto con l’imprevisto e persino il nostro modo di pagare.

Abbiamo lanciato un sondaggio per capire quanto in anticipo la gente pianifica i propri viaggi. Le risposte? Sorprendenti e illuminanti.

🗓️ Mesi prima: i viaggiatori con il calendario in tasca

C’è una fetta di italiani – circa un terzo – che non lascerebbe mai nulla al caso. Prenotano l’hotel, scelgono i posti sull’aereo, controllano le recensioni, salvano i ristoranti su Google Maps.
Per loro il viaggio inizia molto prima di partire.
Sono anche quelli che usano app come Revolut o Wise per risparmiare sulle commissioni di cambio, attivano l’assicurazione viaggi online e impostano un budget con app tipo Yolt o Buddy.

Il suo motto: “Ogni euro risparmiato in fase di prenotazione, è un gelato in più in vacanza.”

📅  Qualche settimana prima: i “semi-organizzati”

Poi ci sono quelli che un po’ programmano, ma senza stress. Magari prenotano con Booking 2-3 settimane prima, cercano voli su Skyscanner all’ora di pranzo e lasciano al caso solo alcune tappe.
Usano la carta prepagata per le spese di viaggio, ma senza ossessione per i tassi di cambio o i cashback. Più che altro cercano comodità e controllo.

Il suo motto: “Basta non perdere l’aereo. Per il resto, c’è la carta giusta.”

⚡ All’ultimo secondo: il brivido dell’imprevisto

Sì, esistono anche loro. Anzi, sono in aumento. Chi parte senza sapere dove dorme. Per loro l’esperienza è tutto, e il rischio fa parte del divertimento.
Spesso pagano col telefono, usano app come Satispay per dividere il conto della cena o prenotano un last-minute su Airbnb durante il tragitto.
Il viaggio è liquido, e anche il portafoglio lo è: niente contanti, solo smartphone e un po’ di follia.

Il suo motto: “Pagare deve essere veloce. Come la decisione di partire.”

🌍 Nessun piano: vado dove mi porta il vento

Ci sono quelli che nemmeno parlano di “viaggio”: si mettono in macchina e vanno.
Vivono alla giornata, e così anche le spese. Usano Postepay, bancomat, contanti, o una combinazione istintiva dei tre. Il concetto di “budget” è flessibile, come la destinazione.

Il suo motto: “Viaggio leggero. Anche nei pagamenti.”

🏡 Raramente viaggio: i sedentari digitali

Infine c’è chi ha scelto (o si è trovata a) vivere il mondo da casa. Forse per motivi economici, di salute o per semplice preferenza. Ma attenzione: anche loro possono “viaggiare” col digitale.
Conoscono il mondo attraverso documentari in streaming, tour virtuali e community online.
E anche se non prendono un aereo, sanno usare una carta di credito virtuale meglio di chiunque altro.

Il suo motto: “Anche da casa, il digitale mi porta lontano.”


Conclusione: il viaggio cambia, ma resta un riflesso di noi

Non importa quando parti, ma come affronti il viaggio. E sempre più spesso, a fare la differenza sono le tue scelte digitali: il modo in cui paghi, risparmi, prenoti.
Che tu sia un viaggiatore con Excel aperto o un avventuriero con solo Google Maps e una carta prepagata, il mondo è a portata di clic.

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E tu? Che tipo di viaggiatore sei?

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