SPID e It Wallet: un cambiamento necessario o un nuovo ostacolo?

Ti ricordi quanti problemi ha causato l’introduzione dello SPID,(Sistema Pubblico di Identità Digitale) soprattutto tra gli anziani e chi non ha dimestichezza con la tecnologia? Bene, forse dal 2026 potrebbe arrivare una nuova soluzione… o un altro ostacolo? Il governo sta lavorando all’It Wallet, un portafoglio digitale che potrebbe sostituire lo SPID e integrare più documenti in un’unica app. Ma sarà davvero più semplice o rischia di complicare ulteriormente la vita ai cittadini? Vediamo cosa cambia e cosa aspettarsi.

Cos’è lo SPID e perché ha creato problemi?

SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è il metodo più diffuso in Italia per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di alcune aziende private. Serve per autenticarsi in modo sicuro, evitando di dover creare credenziali diverse per ogni sito. Grazie alla sua diffusione e obbligatorietà in molti ambiti , è diventato una scelta quasi “obbligata” per chi vuole gestire pratiche online.

Lo SPID consente ai cittadini di accedere con un’unica identità digitale a servizi come INPS, Agenzia delle Entrate, Fascicolo Sanitario Elettronico e molti altri. È rilasciato da provider certificati come Poste Italiane, Aruba, TIM e Namirial. Tuttavia, la sua introduzione ha generato diverse difficoltà, soprattutto tra gli utenti meno esperti. Ecco le principali criticità:

  • Registrazione complessa – Attivare lo SPID richiede procedure online, riconoscimento via webcam o di persona, che molti anziani trovano difficili da gestire.
  • Uso di dispositivi digitali – Molti non possiedono smartphone o computer adeguati, e chi li ha spesso non sa usarli per autenticarsi.
  • Paura di truffe – Il timore di cadere vittima di frodi ha reso alcuni utenti diffidenti nell’utilizzo dello SPID.
  • Difficoltà nel recupero credenziali – Se si perde la password o si cambia telefono, il recupero dell’account può risultare complicato.
  • Mancanza di supporto – Molti cittadini si sono dovuti affidare a parenti o professionisti a pagamento per l’attivazione.

Alcuni comuni e associazioni hanno organizzato corsi di assistenza per aiutare chi ha trovato difficoltà, ma la richiesta di una soluzione più accessibile è rimasta alta.

It Wallet: cosa cambia rispetto a SPID?

Il governo italiano sta sviluppando l’It Wallet, un portafoglio digitale che dovrebbe integrare più documenti e servizi in un’unica app. Tra questi:

  • Carta d’Identità Elettronica (CIE)
  • Tessera Sanitaria
  • Certificati digitali
  • Credenziali di accesso ai servizi pubblici

L’It Wallet sarà disponibile a partire dal 2024, con l’obiettivo di una larga adozione entro il 2025 e una possibile integrazione europea entro il 2026. Durante questa fase di transizione, lo SPID continuerà a coesistere, garantendo un passaggio graduale.

SPID sarà eliminato nel 2026?

Al momento non esistono conferme ufficiali sulla dismissione dello SPID, ma molto dipenderà dal successo dell’It Wallet. Le credenziali SPID rilasciate fino al 31 dicembre 2025 potranno essere utilizzate fino al 31 marzo 2026, segno che la transizione avverrà in modo graduale. Se l’It Wallet dovesse affermarsi come soluzione più pratica e intuitiva, lo SPID potrebbe essere progressivamente dismesso.

Il passaggio all’It Wallet potrebbe semplificare l’accesso ai servizi pubblici e digitali, ma rimangono dei dubbi: sarà realmente più facile da usare rispetto allo SPID, specialmente per le categorie più vulnerabili? Ad esempio, l’accesso tramite Carta d’Identità Elettronica (CIE) potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per chi non ha ancora attivato questa carta o non è familiare con il suo utilizzo.

SPID vs It Wallet: sarà davvero più facile?

Sulla carta, l’It Wallet sembra una soluzione innovativa, ma ci sono ancora molte domande aperte. Uno dei problemi principali dello SPID è stato l’accesso poco intuitivo per chi non ha familiarità con la tecnologia. Se l’It Wallet richiederà competenze digitali simili, il rischio è che le stesse difficoltà si ripresentino sotto un altro nome.

Principali differenze tra SPID e It Wallet:

CaratteristicaSPIDIt Wallet
Modalità di accessoUsername + password + OTPApp con NFC + biometria
Documenti supportatiSolo identità digitaleCIE, tessera sanitaria, certificati
SicurezzaDipende dal providerStandard europei avanzati
CompatibilitàSolo in ItaliaPotenzialmente in tutta l’UE
Facilità d’usoMedia, problematico per alcuniAncora da verificare

Un altro possibile ostacolo sarà l’uso della CIE: non tutti l’hanno attivata, e per chi non ha dimestichezza con la tecnologia potrebbe rappresentare una barriera. Per non ripetere gli errori del passato, il governo dovrà investire in assistenza e semplificazione delle procedure.

Cosa significa per i pagamenti digitali?

Se ben implementato, l’It Wallet potrebbe facilitare l’accesso ai servizi bancari e ai pagamenti digitali. Alcuni possibili vantaggi:

  • Autenticazione più veloce per l’accesso ai conti bancari.
  • Maggiore sicurezza per gli acquisti online.
  • Possibile integrazione con sistemi di pagamento come Apple Pay e Google Pay.

Tuttavia, per garantire la protezione dei dati sensibili, sarà necessario mantenere elevati standard di sicurezza, soprattutto per contrastare il rischio di truffe e frodi online.

Domande frequenti sulla dismissione dello SPID

1. SPID sarà eliminato definitivamente nel 2026?
Non c’è ancora una data certa, ma l’It Wallet potrebbe sostituirlo completamente se si dimostrerà efficace.

2. Posso ancora attivare lo SPID nel 2025?
Sì, fino al 31 dicembre 2025 sarà possibile attivare nuove credenziali SPID.

3. Cosa succede se non voglio usare l’It Wallet?
Potrebbe esserci un periodo di transizione in cui entrambe le soluzioni coesisteranno. Tuttavia, nel lungo periodo, l’It Wallet potrebbe diventare obbligatorio.

Conclusioni

L’It Wallet potrebbe rappresentare un passo avanti per l’identità digitale in Italia, ma il vero banco di prova sarà la sua accessibilità per tutti i cittadini. Se il governo riuscirà a semplificare le procedure e garantire un supporto adeguato, potrà effettivamente migliorare l’esperienza digitale.

Tuttavia, rimangono dubbi sulla reale facilità d’uso: sarà davvero più intuitivo rispetto allo SPID o diventerà l’ennesimo ostacolo per chi non ha dimestichezza con la tecnologia? Solo il tempo potrà dirlo.

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