🔍 Cosa Significano i Primi Numeri della Carta di Credito (e perché sono così importanti)

Quando guardi una carta di credito o prepagata, ti sei mai chiesto cosa significano quei primi numeri? No, non sono casuali. Dietro quelle cifre si nasconde un codice internazionale che identifica il circuito, la banca e perfino il tipo di carta.

📌 IIN o BIN: cos’è e a cosa serve?

I primi 6 numeri di una carta di credito vengono chiamati BIN (Bank Identification Number), o IIN (Issuer Identification Number). Sono stati introdotti per creare un sistema sicuro e standardizzato che permettesse alle carte di essere riconosciute in modo univoco in tutto il mondo.

Immagina di fare un acquisto online: appena inserisci i primi numeri della carta, il sistema capisce già da quale banca proviene, se è una Visa, una Mastercard o una carta prepagata.


🔢 Come si leggono i numeri sulla carta?

Una carta di pagamento (credito, debito o prepagata) è composta da 16 cifre. Ecco cosa significano:

PosizioneSignificato
1ª cifraIndica il settore dell’ente emittente (es: 4 = Visa, 5 = Mastercard)
2ª–6ª cifraIndicano la banca o l’ente che ha emesso la carta
7ª–15ª cifraIdentificano il cliente (numero assegnato in modo casuale o progressivo)
16ª cifraÈ una cifra di controllo, calcolata tramite il cosiddetto algoritmo di Luhn

🏦 Alcuni esempi pratici

  • Carta Visa → inizia con 4
  • Carta Mastercard → inizia con 5
  • Carta American Express → inizia con 3 (es. 34 o 37)
  • Carta Discover → inizia con 6

E le Postepay?

Anche le carte Postepay hanno BIN specifici:

  • Le Postepay Standard spesso iniziano con 4023 (Visa Electron)
  • Le Postepay Evolution con IBAN iniziano con 5333 (Mastercard)

Puoi anche usare alcuni strumenti online (come i BIN Checker) per capire a quale banca appartiene una carta semplicemente inserendo i primi 6 numeri (senza rischiare nulla, perché non sono dati sensibili).


🔒 Perché è importante sapere queste cose?

  • Sicurezza: molti sistemi antifrode controllano che il BIN corrisponda alla provenienza del cliente. Se inserisci una carta italiana con BIN tedesco, il pagamento potrebbe essere rifiutato.
  • Controllo: sapere a quale circuito appartiene la tua carta può aiutarti a capire commissioni, limiti e compatibilità con certi servizi.
  • Curiosità utile: quando inserisci i dati su un sito e compare il logo Visa o Mastercard automaticamente, è proprio grazie al riconoscimento del BIN.

🕰️ Un po’ di storia: da numeri casuali a sistema globale

Le carte di pagamento nascono negli anni ’50 negli Stati Uniti. Le prime erano cartoncini rigidi con un numero identificativo, utilizzati da pochi esercizi commerciali selezionati.

  • 1950 – Diners Club lancia la prima carta di pagamento a livello nazionale, usata soprattutto nei ristoranti.
  • 1958 – Bank of America introduce la BankAmericard, che nel 1976 diventerà Visa.
  • 1966 – Nasce Mastercard, come risposta a Visa, con il nome Interbank Card Association.

In quegli anni ogni banca emetteva carte con un proprio formato. Ma col crescere del numero di carte e l’espansione a livello internazionale, si rese necessario standardizzare la struttura numerica per facilitare il riconoscimento automatico delle carte durante le transazioni.

Così nel 1987, l’ISO (International Organization for Standardization) stabilì lo standard ISO/IEC 7812, tuttora in uso. Questo sistema ha introdotto il concetto di BIN/IIN, ovvero un codice assegnato a ogni istituto per identificare in modo univoco l’origine della carta.

Con l’arrivo di internet e dei pagamenti digitali, il riconoscimento istantaneo dei BIN è diventato ancora più importante per:

  • validare rapidamente la carta
  • ridurre i tentativi di frode
  • applicare le regole giuste (commissioni, geolocalizzazione, limitazioni)

✅ Conclusione

I primi numeri della carta non sono solo un dettaglio tecnico: sono il cuore dell’identificazione della tua carta nel mondo dei pagamenti digitali. Sapere cosa significano può aiutarti a riconoscere meglio le carte, capire da dove provengono e tenere sotto controllo eventuali anomalie.

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