Chi riceve i buoni pasto spesso li considera solo un piccolo extra in busta paga. In realtà, se usati con intelligenza, possono diventare un aiuto economico costante e un modo per gestire meglio le spese quotidiane.
Non sono semplici “ticket pranzo”, ma un benefit fiscale e pratico che migliora il potere d’acquisto di ogni lavoratore.
💰 Un risparmio che si sente
Il primo vantaggio è evidente: spendi meno per mangiare.
Che tu vada al bar sotto l’ufficio, al ristorante o al supermercato, i buoni pasto ti permettono di coprire parte o tutto il costo del pranzo.
A fine mese, significa decine di euro risparmiati, senza dover toccare lo stipendio.
Molti dipendenti li usano anche per fare la spesa: pane, frutta, verdura, latte, pasta e altri generi alimentari.
Con la diffusione dei buoni elettronici, tutto è diventato più comodo: basta una carta o un’app, e in pochi secondi il pagamento è fatto.
🧾 Esenzione fiscale: un vantaggio nascosto ma importante
Uno dei motivi per cui i buoni pasto sono così diffusi è la loro convenienza fiscale.
Il loro valore, infatti, non viene tassato fino a una certa soglia:
- fino a 8 euro al giorno per i buoni elettronici,
- fino a 4 euro al giorno per quelli cartacei.
Questo significa che il valore dei buoni non rientra nel reddito IRPEF e non subisce trattenute.
In pratica, se il datore di lavoro ti riconosce 8 euro di buono, tu ricevi tutti e 8, senza tasse o contributi.
È un vantaggio reale, spesso sottovalutato, che aumenta il potere d’acquisto senza incidere sullo stipendio lordo.
🕓 Flessibilità totale: non solo nei giorni lavorativi
A differenza della mensa aziendale, i buoni pasto non hanno orari o giorni vincolanti.
Puoi usarli quando vuoi:
- durante la pausa pranzo,
- nel weekend,
- o anche nei giorni festivi.
Se un sabato fai la spesa o vuoi mangiare fuori, puoi tranquillamente pagare con i buoni.
In più, molti supermercati permettono di cumulare più buoni insieme (di solito fino a otto), così puoi usarli per spese più consistenti.
🏪 Migliaia di esercizi convenzionati
Un altro punto forte è la rete di esercizi convenzionati, che cresce di anno in anno.
Oltre ai classici bar e ristoranti, sempre più supermercati e negozi alimentari accettano i buoni pasto: Carrefour, Esselunga, Coop, Conad, Pam, Lidl e tanti altri.
Con le versioni digitali, puoi anche controllare direttamente dall’app dove usarli, grazie alle mappe aggiornate dei punti convenzionati.
💡 In sintesi
Ricevere i buoni pasto significa avere un piccolo bonus quotidiano, esentasse e facile da usare.
Fanno risparmiare, sono comodi, funzionano anche nei giorni liberi e possono essere utilizzati in migliaia di negozi.
Un vantaggio concreto, spesso dato per scontato, ma che — mese dopo mese — può fare una vera differenza nel bilancio familiare.