Se ti è capitato di prelevare contante in città turistiche o in aeroporto, forse hai notato ATM che sembrano normali, ma ti prosciugano il portafoglio con commissioni altissime. Questi sono i cosiddetti bancomat privati, sempre più diffusi in Italia, soprattutto dove la domanda di contante è alta.
In alcuni casi, prelevare 100 euro può costarti 20 euro di commissioni: praticamente un salasso solo per avere contante in mano. Vediamo quanto costano davvero e come difendersi e riconoscerli.
Cosa sono i bancomat privati
I bancomat privati sono ATM gestiti da società estere che operano legalmente in Italia. Alcuni esempi di operatori che li gestiscono includono reti come Euronet.
La loro diffusione è cresciuta soprattutto dove la domanda di contante è alta, come:
- Centri turistici
- Aeroporti e stazioni
- Vie del centro città
Funzionano in modo simile agli sportelli bancari: puoi inserire la tua carta e prelevare contanti.
La differenza è che non appartengono a una banca e non sono sotto la vigilanza diretta di Banca d’Italia.
Il loro obiettivo principale non è fornire un servizio ai clienti, ma guadagnare attraverso le commissioni applicate a ogni operazione.
🔎 Come riconoscere un bancomat privato in Italia
Non tutti i bancomat che trovi per strada sono gestiti dalle banche tradizionali. Negli ultimi anni sono comparsi in Italia dei “bancomat privati”, ossia sportelli gestiti da società indipendenti e non collegati direttamente a un istituto bancario. Ecco i principali segnali per riconoscerli:
- Manca il logo di una banca o di Poste Italiane
- Gli sportelli ufficiali hanno sempre ben visibile il logo dell’istituto (Intesa Sanpaolo, Unicredit, BNL, Poste Italiane, ecc.).
- Gli ATM privati spesso hanno solo scritte generiche tipo “Cash”, “ATM”, “Bancomat”, senza riferimenti a una banca precisa.
- Colori e grafica standardizzati
- Un bancomat bancario ha i colori del marchio della banca.
- Quelli privati usano livree neutre, con scritte in inglese o simboli internazionali.
- Messaggi a schermo in inglese o multilingua
- Spesso pensati per i turisti, mostrano subito messaggi in inglese (es. “Withdraw cash”) invece che in italiano.
- Posizione insolita
- Li trovi in bar, tabaccherie, negozi turistici, stazioni, aeroporti o piazze affollate, non davanti a una filiale bancaria.
- Sono molto diffusi dove ci sono tanti stranieri, perché per chi non conosce la lingua è più facile “accettare” il prelievo senza notare la commissione.
- Commissione mostrata a schermo prima del prelievo
- Per legge, dal 28 giugno 2024 devono mostrare il costo dell’operazione.
- Se vedi una cifra molto alta (anche 10–20 €), sei quasi sicuramente davanti a un ATM privato.
- Nessun riferimento al circuito Bancomat/PagoBANCOMAT italiano
- Spesso indicano solo i circuiti internazionali (Visa, Mastercard, Maestro).
- Gli ATM bancari invece riportano anche il logo Bancomat/PagoBANCOMAT.
👉 Un buon trucco è questo: se non c’è il logo di una banca o delle Poste, e la scritta “ATM” sembra troppo generica, diffida.
Principali operatori
A gestire questi ATM sono società specializzate nella distribuzione di contanti, che operano in Italia in base alla normativa europea sulla libera prestazione di servizi.
In pratica, non sono banche né Poste Italiane, ma operatori indipendenti che hanno deciso di investire in questo settore, soprattutto nelle zone turistiche o con poca presenza di sportelli bancari.
- Euronet Worldwide: è il più noto gestore di ATM privati in Italia e in Europa. Gli ATM Euronet applicano commissioni elevate, spesso superiori a quelle degli sportelli bancari tradizionali.
- Altre società estere più piccole gestiscono ATM in zone turistiche, aeroporti o stazioni ferroviarie, ma non hanno nomi familiari come le banche tradizionali.
Come operano
- Affittano spazi in punti ad alto traffico, come centri città, aeroporti e stazioni.
- Applicano commissioni direttamente sul prelievo, visibili solo in alcuni casi all’ultimo passaggio sullo schermo.
- Sono regolamentati dalle leggi italiane, quindi non sono illegali, ma le commissioni devono essere trasparenti.
Differenze rispetto agli ATM bancari
- ATM tradizionali appartengono alle banche italiane e applicano commissioni standard, spesso molto basse, specialmente se usi sportelli della stessa banca.
- I privati non offrono servizi bancari aggiuntivi (estratti conto, versamenti) e il loro guadagno principale proviene dalle commissioni sui prelievi.
Quanto costano: confronto pratico
Ed eccoci al punto critico: il costo.
Mentre un prelievo da un bancomat bancario di solito ha una commissione contenuta (o nulla, se sei cliente della banca proprietaria), gli ATM privati possono applicare commissioni molto più alte.
In alcuni casi documentati, un prelievo di 100 € può costare anche 15-20 € di commissione.
Dal 28 giugno 2024 è obbligatorio mostrare la commissione sullo schermo prima della conferma: quindi leggi sempre bene l’importo prima di accettare.
Tipo di ATM | Importo prelevato | Commissione | Contante ricevuto |
---|---|---|---|
ATM della tua banca | 100 € | 1 € | 99 € |
ATM altra banca | 100 € | 2-3 € | 97-98 € |
ATM privato (zona turistica) | 100 € | 20 € | 80 € |
ATM privato (aeroporto) | 200 € | 40 € | 160 € |
ATM privato (centro città) | 50 € | 10 € | 40 € |
Come si vede chiaramente, i bancomat privati possono essere molto costosi, soprattutto per prelievi frequenti o di piccoli importi.
👉 Non tutti i bancomat privati applicano commissioni da record, ma diversi casi segnalati da giornali nazionali mostrano prelievi con costi anche superiori al 15% dell’importo richiesto. In ogni caso, la legge obbliga ora a mostrare la commissione prima della conferma.
Come difendersi e risparmiare
- Usa ATM della tua banca o convenzionati: i prelievi sono quasi sempre più economici.
- Pianifica i prelievi: preleva una sola volta importi maggiori invece di più prelievi piccoli.
- Carte e app digitali: carte prepagate, pagamenti contactless o app come Satispay riducono la necessità di contante.
- Segnala pratiche scorrette: se la commissione è ingannevole o poco chiara, puoi fare un esposto alla Banca d’Italia.
- Leggi sempre sullo schermo la commissione prima di confermare l’operazione.
Conclusione
I bancomat privati non sono illegali, ma possono essere una trappola per il portafoglio. Essere informati, leggere sempre lo schermo prima del prelievo e usare alternative digitali ti permette di risparmiare denaro e ridurre lo stress dei prelievi improvvisi.
👉 Tu hai mai trovato un bancomat con commissioni assurde? Raccontamelo nei commenti qui sotto.