Come confrontare i tassi di un conto deposito

conto deposito è uno strumento sempre più scelto dagli italiani per far fruttare i risparmi senza correre rischi eccessivi. A differenza di investimenti più complessi, si tratta di un prodotto semplice: versi una somma di denaro, la lasci ferma per un certo periodo e ottieni degli interessi.
Ma attenzione: non tutti i conti deposito sono uguali. Per scegliere il migliore non basta guardare al tasso di interesse pubblicizzato nelle pubblicità.

Ecco i criteri fondamentali da valutare.


1. Tasso lordo vs tasso netto

Il tasso che trovi sui siti delle banche è spesso il tasso lordo, cioè quello prima delle tasse.
Sugli interessi maturati si applica la tassazione del 26%.
Esempio:

  • Tasso lordo: 4%
  • Tasso netto: 2,96% (4% – 26%).

👉 Sempre meglio confrontare i tassi netti per avere un’idea reale di quanto guadagnerai.


2. Durata del vincolo

I conti deposito si dividono in:

  • liberi: puoi ritirare i soldi in qualsiasi momento (rendono meno);
  • vincolati: il denaro resta bloccato per 6, 12, 24 mesi o più (rendono di più).

Più a lungo sei disposto a vincolare, più alto sarà in genere il tasso.
Attenzione però: un vincolo lungo riduce la flessibilità in caso di imprevisti.


3. Penali e svincolo anticipato

Non tutti i vincolati sono uguali:

  • Alcuni ti permettono di ritirare i soldi prima, ma perdi gli interessi maturati.
  • Altri non consentono affatto lo svincolo.

Se non sei sicuro di poter bloccare i tuoi risparmi per molto tempo, meglio scegliere soluzioni con svincolo anticipato, anche se il rendimento sarà leggermente più basso.


4. Spese e costi nascosti

Molti conti deposito non hanno spese di apertura o gestione, ma non è sempre così.
Verifica:

  • spese di apertura/chiusura;
  • spese di gestione annuali;
  • eventuali costi di bollo (lo 0,20% annuo sul capitale, obbligatorio per legge).

Anche poche decine di euro possono erodere parte del guadagno.


5. Inflazione: il nemico silenzioso

Un aspetto che pochi considerano è l’inflazione.
Se il conto deposito ti offre un rendimento netto del 3% annuo ma l’inflazione è al 4%, in realtà il potere d’acquisto dei tuoi soldi diminuisce.

Per questo, quando confronti due offerte, chiediti sempre: “Il rendimento netto batte almeno l’inflazione attuale?”.


Conclusione

Confrontare i conti deposito non significa soltanto scegliere quello col tasso più alto.
Il rendimento reale dipende da:

  • tasso netto,
  • durata del vincolo,
  • penali in caso di svincolo,
  • spese di gestione,
  • inflazione.

Un approccio consapevole ti permette di evitare brutte sorprese e far crescere i tuoi risparmi in modo sicuro.

Lascia un commento