Negli ultimi mesi si è registrato un boom di truffe sui bonifici postali, spesso legate a SMS falsi, telefonate sospette e siti clone che sembrano identici a quelli di Poste Italiane.
Secondo la Polizia Postale, solo nei primi mesi del 2025 sono stati segnalati oltre 15.000 casi di frodi digitali legate a bonifici e carte prepagate, con danni stimati per oltre 12 milioni di euro.
In questo articolo ti spieghiamo come riconoscerle e, soprattutto, come difenderti passo passo.
💣 Le truffe più comuni sui bonifici postali
1. Phishing con finta email di Poste Italiane
Ti arriva un’email che sembra ufficiale: logo, grafica e tono formale. Ti avvisa di un problema sul tuo conto o di un accredito da confermare. Clicchi sul link… e finisci su un sito clone. Inserisci i tuoi dati e li consegni ai truffatori.
👉 Dove sta la trappola?
Il link contenuto nella mail ti porta su un sito identico a quello ufficiale, ma è un clone. Lì ti viene chiesto di inserire le tue credenziali di accesso, magari anche il codice OTP. A quel punto, hai appena consegnato le chiavi del conto al truffatore.
🛡️ Come difendersi:
- Non cliccare mai su link ricevuti via email o SMS, anche se sembrano “ufficiali”.
- Vai sul sito di Poste scrivendo l’indirizzo direttamente nella barra (www.poste.it).
- Attiva la verifica in due passaggi e controlla regolarmente i movimenti del conto.
- Dubiti? Chiama il numero ufficiale 803.160 e chiedi conferma.
💬 Il mio consiglio personale: Ho ricevuto anch’io mail simili, ben fatte. Basta una distrazione per cascarci, soprattutto se arriva quando sei di fretta. Mai fidarsi di un messaggio che ti mette fretta.
2. Cambio IBAN all’ultimo momento
Accade spesso tra privati o nelle compravendite online. L’interlocutore (o un hacker che ha intercettato le comunicazioni) ti scrive dicendo: “Attenzione, abbiamo cambiato IBAN! Ecco quello giusto”. Tu invii il bonifico… e non rivedi più i soldi.
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“Attenzione, c’è stato un errore con l’IBAN, usa questo nuovo”.
E tu ci caschi. Perché il messaggio sembra legittimo, magari arriva dallo stesso canale usato per la trattativa. Solo che… non è stato il venditore a scriverti, ma un truffatore che ha intercettato le comunicazioni e ha “dirottato” il bonifico.
🛡️ Come difendersi:
- Prima di inviare qualsiasi somma, verifica l’IBAN al telefono (o di persona).
- Diffida di cambiamenti all’ultimo minuto, specie se chi li comunica sembra vago o in fretta.
- Conserva tutte le conversazioni: in caso di denuncia saranno utili.
💬 Il mio commento: Questa truffa colpisce spesso piccoli artigiani, freelance o privati. È subdola perché sfrutta la fiducia che si crea tra due persone. Sempre meglio una chiamata in più che soldi persi per sempre.
3. Finte conferme di pagamento
Il truffatore ti manda una schermata falsa di un bonifico appena fatto, spesso ben fatta. Tu gli consegni un oggetto (come un cellulare venduto su Subito o Marketplace) convinto che il denaro sia in arrivo. Ma non arriva mai.
Questa truffa gioca sull’aspetto visivo. Il truffatore ti invia uno screenshot fasullo di un bonifico. Magari è stato creato con Photoshop, o copiato da un vero bonifico e modificato ad arte. Il nome, l’importo, la data: tutto sembra in regola.
Tu, fidandoti, consegni l’oggetto venduto – un iPhone, una bici elettrica, un elettrodomestico… Ma il bonifico non esiste affatto. E quando controlli sul tuo conto, è troppo tardi.
🛡️ Come difendersi:
- Non accettare screenshot come prova di pagamento. Mai.
- Aspetta che i soldi arrivino effettivamente sul conto. Solo allora consegna.
- Se sei venditore, preferisci pagamenti in contanti o tramite app come Satispay o PayPal con protezione acquisti.
💬 Il mio consiglio: Quando vendo qualcosa online, non mi fido mai delle “prove” inviate via chat. La conferma vera è l’accredito sul conto. Tutto il resto è solo carta straccia digitale.
🚫 Le 5 cose da NON fare mai
- Fidarti di un’email con tono urgente.
- Inviare soldi dopo un cambio IBAN improvviso.
- Consegnare un oggetto prima dell’accredito reale.
- Usare Wi-Fi pubblici per accedere al conto.
- Ignorare notifiche sospette dell’app.
🛡️ Guida pratica: Come difendersi dalle truffe sui bonifici
✅ 1. Controlla sempre il mittente
Le email o gli SMS ufficiali da Poste Italiane arrivano da indirizzi che terminano in @poste.it
o @posteitaliane.it
. Se vedi qualcosa di strano (come @posteinfo.help
o @postemail.cloud
) è una truffa.
✅ 2. Non cliccare su link sospetti
Mai accedere al tuo conto BancoPosta o Postepay da un link ricevuto via email o SMS. Usa sempre l’app ufficiale o digita manualmente l’indirizzo del sito (www.poste.it
).
✅ 3. Verifica l’IBAN con una chiamata
Se ricevi un IBAN diverso da quello usato in precedenza, chiama sempre il destinatario per verificare. Mai fidarti solo di un messaggio o email.
✅ 4. Controlla il saldo, non le schermate
Non fidarti delle ricevute inviate dal truffatore. Verifica che il bonifico sia effettivamente accreditato prima di consegnare un oggetto o fornire un servizio.
✅ 5. Attiva le notifiche sull’app Poste
Ricevere una notifica in tempo reale per ogni movimento può aiutarti ad accorgerti subito se qualcosa non va.
🆘 Cosa fare se sei stato truffato
- Blocca subito il conto o la carta Postepay tramite l’app o chiamando il numero verde 800.003.322.
- Sporge denuncia presso i Carabinieri o la Polizia Postale.
- Conserva tutte le prove: email, SMS, IBAN, ricevute false.
- Contatta Poste Italiane per segnalare l’accaduto e tentare il recupero del denaro.
- Segnala il sito o il numero truffaldino sul portale www.commissariatodips.it
🧠 Conclusione
Le truffe sui bonifici si evolvono, diventano più sofisticate, ma con attenzione e alcune regole semplici, possiamo evitarle.
Diffida sempre di chi ti mette fretta. Controlla due volte, paga una sola. E se hai un dubbio… meglio una chiamata in più che soldi persi.
💬 Il mio ultimo consiglio: Se ti è successo, non vergognarti. Queste truffe sono progettate per ingannare chiunque. Racconta la tua storia nei commenti o scrivimi: può servire ad altri per non cadere nella trappola.