Immagina questa scena: entri al bar, prendi un caffè, tiri fuori la tua carta per pagare 1,20 euro e il barista ti guarda male. “Per così poco non posso farti pagare con la carta”, ti dice. A te sale un po’ di fastidio, ma per evitare discussioni tiri fuori gli spicci. Solo che, dentro, un dubbio resta: possono davvero rifiutarsi di accettare i pagamenti elettronici?
La risposta è no. In Italia è obbligatorio accettare i pagamenti digitali, anche per un semplice espresso.
🔍 Cosa dice la legge?
Dal 30 giugno 2022, chi rifiuta un pagamento con carta, bancomat o wallet come Google Pay e Apple Pay può essere sanzionato con una multa da 30 euro + il 4% dell’importo rifiutato. Non importa se stai comprando una bottiglietta d’acqua, un pacchetto di gomme o stai pagando la pizza per dieci persone: il pagamento elettronico non si può rifiutare.
💸 Perché alcuni commercianti fanno ancora così?
Spesso il problema sono le commissioni bancarie. Ogni volta che un cliente paga con carta, l’esercente paga una piccola percentuale (spesso dallo 0,5% al 2%) o una commissione fissa, soprattutto per importi bassi. In pratica, se tu paghi 1 euro con carta, al barista potrebbe restare solo 95 centesimi.
Le banche applicano commissioni diverse in base al contratto, al volume delle vendite e al tipo di carta accettata.
Le carte di credito, ad esempio, costano di più al negoziante rispetto a quelle di debito o prepagate.
In media:
- Carta di credito: 1,2% – 2% di commissione
- Carta di debito/PagoBANCOMAT: 0,5% – 1%
- American Express: anche oltre il 3%
Inoltre, alcuni POS applicano una commissione fissa per ogni transazione, ad esempio 0,10€, che può pesare molto se l’importo pagato è basso.
Ma questo non giustifica il rifiuto del pagamento. È come dire “non ti faccio la ricevuta perché devo pagare le tasse”.
⚠️ Ma allora… è una truffa?
Non sempre. A volte è solo ignoranza o abitudine. Altre volte, purtroppo, è una scelta per evitare costi o eludere il fisco. Rifiutare la carta può significare anche non emettere lo scontrino, ed è qui che il cliente dovrebbe fare attenzione.
💬 Conclusione
In un’Italia che spinge verso il digitale, è assurdo dover ancora discutere per pagare con carta. I pagamenti elettronici non sono un favore, sono un diritto del consumatore. E finché continueremo a tollerare questi comportamenti con indifferenza, il cambiamento sarà sempre più lento.
Hai mai vissuto una situazione del genere? Raccontamela nei commenti o scrivimi: la tua esperienza può aiutare altri lettori.
🧾 Vuoi saperne di più sulle commissioni che i negozianti pagano per ogni transazione con carta? Leggi l’approfondimento: Cosa sono le commissioni sui pagamenti con carta?