Il Bonus Idrico è un importante incentivo statale per migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua domestica. Nel 2025 puoi richiederlo sotto forma di detrazione fiscale o sconto immediato in fattura. Tuttavia, è fondamentale chiarire che non esiste alcun accredito diretto su carta di credito o prepagata. Questo articolo ti spiega come funziona davvero il bonus, quali documenti servono e come evitare le truffe.
Come funziona il Bonus Idrico
Il bonus può essere richiesto e ottenuto in due modi:
- Detrazione fiscale: riduzione delle tasse ottenuta in fase di dichiarazione dei redditi.
- Sconto in fattura: il fornitore applica subito uno sconto pari al valore del bonus, e recupera l’importo tramite crediti fiscali o accordi con istituti finanziari.
Attenzione: nessun accredito diretto su carta di credito o prepagata
Un errore comune è pensare che il bonus venga accreditato direttamente su carta di credito o prepagata. Questo non è previsto dalle normative attuali.
Cosa succede realmente:
- Alcuni fornitori offrono uno sconto immediato sulla fattura, grazie a convenzioni con istituti finanziari.
- Lo “sconto” equivale a un anticipo, non a un accredito diretto sulla carta.
- Il cliente paga subito meno, mentre il fornitore recupera la somma tramite il bonus fiscale.
Esempio pratico
Se sostituisci un vecchio rubinetto spendendo 800 euro:
- Un fornitore convenzionato può applicare subito uno sconto di 400 euro (50%).
- Pagherai solo 400 euro al momento, senza ricevere accrediti in denaro.
- Il fornitore recupererà i 400 euro tramite il bonus.
Requisiti per ottenere il Bonus Idrico
- Interventi ammessi
- Sostituzione rubinetti e sanitari con dispositivi a basso consumo
- Installazione sistemi di recupero acque piovane
- Fornitori qualificati
- Devono essere autorizzati a operare con il bonus idrico
- Documentazione necessaria
- Fattura dettagliata con riferimento al bonus
- Certificato di conformità degli interventi
- Schede tecniche dei dispositivi installati
- Ricevute di pagamento tracciabili (bonifico)
- Termini e limiti
- Presentare la documentazione entro 90 giorni dalla fine lavori
- Importo massimo detraibile varia per tipo di intervento (es. fino a 1.000 euro)
Come recuperare il bonus
- Se scegli la detrazione fiscale, inserisci le spese nella dichiarazione dei redditi e recupera l’importo in più anni.
- Se opti per lo sconto in fattura, il fornitore applica lo sconto immediato e recupera il credito.
Attenzione alle frodi
- Diffida di chi promette accrediti diretti sulla carta senza passare da procedure ufficiali.
- Solo i fornitori autorizzati possono applicare lo sconto in fattura.
- Verifica sempre la documentazione.
✅ Novità per il 2025
Attualmente, non risultano modifiche specifiche per il Bonus Idrico nel 2025. Tuttavia, è fondamentale consultare regolarmente il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate per eventuali aggiornamenti normativi .
✅ Tempi di recupero della detrazione fiscale
La detrazione fiscale per il Bonus Idrico viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo, come previsto per le detrazioni edilizie generali . È essenziale conservare tutta la documentazione (fatture, ricevute di pagamento, certificazioni) per eventuali controlli anche negli anni successivi.
Risorse utili
- Agenzia delle Entrate – Bonus Idrico
- Portale Ecobonus
- Rivolgiti a un commercialista o a un CAF per assistenza.
Se hai effettuato pagamenti con carta di credito, conserva gli estratti conto per eventuali verifiche, ma ricorda: non è previsto alcun rimborso diretto in denaro sulla carta.
⚠️ ATTENZIONE
Nessuno può offrirti soldi direttamente sulla carta di credito!
Diffida sempre delle proposte troppo facili o che promettono accrediti immediati senza passare dalle procedure ufficiali. Questi casi sono spesso tentativi di truffa.