Spendo di più quando aderisco a un programma fedeltà?

Hai mai avuto la sensazione di spendere più soldi da quando hai aderito al programma fedeltà di un marchio? Non sei l’unico. I programmi di loyalty sono pensati per premiare i clienti abituali, ma dietro ai punti, agli sconti e ai premi si nasconde spesso una strategia ben studiata: spingerti a comprare di più e più spesso.

Ma funziona davvero così? È possibile che, attratti da vantaggi esclusivi, finiamo per essere meno razionali nelle nostre scelte e preferire un brand anche quando ci sono alternative più economiche?

In questo articolo analizziamo come e perché un programma fedeltà può influenzare le nostre abitudini di spesa e cosa c’è da sapere per non cadere nella trappola del “più spendo, più risparmio” — che spesso si rivela un paradosso.

Come funzionano i programmi fedeltà?

Il principio è semplice: più compri, più accumuli punti o benefici. Alcuni esempi comuni sono:

  • Amazon Prime: offre spedizioni rapide, Prime Video, sconti esclusivi e accesso anticipato alle offerte.
  • Carte fedeltà dei supermercati: come la Fidaty di Esselunga o la Carta Più di Carrefour, che premiano con buoni sconto e cataloghi premi.
  • App dei brand: come Decathlon, Ikea, Sephora o catene di abbigliamento, che incentivano l’acquisto con offerte dedicate agli iscritti.

Perché finiamo per spendere di più?

Anche se l’iscrizione è gratuita, il meccanismo è studiato per modificare i nostri comportamenti. Ecco come:

1. La psicologia del risparmio “fittizio”

Spendi 100€ e ricevi un buono da 5€. Ti sembra di risparmiare, ma in realtà quel 5% è solo un incentivo per farti comprare di nuovo.

2. L’effetto “devo sfruttare i vantaggi”

Hai accumulato punti o hai un buono in scadenza? Finisci per comprare anche quando non ne hai bisogno, solo per non perdere il vantaggio.

3. Maggiore frequenza di acquisto

Sapendo che ogni spesa ti avvicina a una soglia (un regalo, uno sconto, un livello “premium”), torni più spesso a comprare dallo stesso marchio.

4. Fedeltà che penalizza il confronto

Ti leghi al brand e smetti di confrontare i prezzi con altri negozi, anche quando potresti spendere meno altrove.

Un esempio concreto: Amazon Prime

Molti utenti Amazon Prime iniziano a ordinare anche beni che prima avrebbero comprato altrove, come detersivi, alimentari o abbigliamento. Questo perché:

  • La spedizione è già pagata, quindi ogni acquisto sembra più conveniente.
  • Il servizio è rapido e comodo, riducendo il desiderio di “fare confronti”.
  • Le offerte “Prime Day” o “solo per clienti Prime” generano urgenza e FOMO (paura di perdere l’occasione).

Alla fine dell’anno, il conto potrebbe essere ben più alto di quanto previsto.

Come difendersi?

Non è necessario rinunciare ai programmi fedeltà, ma serve consapevolezza:

  • 📊 Tieni traccia di quanto spendi ogni mese con quel brand.
  • ❓Chiediti: “Comprerei lo stesso prodotto se non avessi la carta fedeltà?”
  • 🛒 Valuta alternative più economiche prima di fare un acquisto, anche se perdi qualche punto.
  • ⏳ Ricorda: un buono sconto non giustifica un acquisto inutile.

🗨️ E tu? Hai mai speso di più per “fare punti”?

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Conclusione

I programmi fedeltà possono essere utili, ma solo se sei tu a controllare loro, non il contrario. La vera fedeltà dovrebbe essere verso il tuo portafoglio, non verso una carta plastificata o un’app piena di badge dorati.

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