L’inps accetta Revolut per l’accredito della pensione? Se possiedi un conto Revolut con IBAN italiano (es. ITXX…), puoi richiedere l’accredito della pensione INPS. Revolut offre IBAN italiani a partire dal 2022, accettati per i servizi pubblici come l’INPS, in linea con le normative SEPA.
Con un IBAN estero (es. lituano), potrebbe essere più complesso. Nonostante il regolamento UE vieti la discriminazione degli IBAN SEPA, alcuni enti italiani richiedono ancora un IBAN italiano per motivi tecnici o burocratici. In casi specifici, è possibile inviare una richiesta formale all’INPS allegando la documentazione del conto Revolut, ma l’approvazione non è garantita.
Devi sapere che:
Il principio della non discriminazione degli IBAN è stabilito dal Regolamento UE n. 260/2012, noto anche come Regolamento SEPA (Single Euro Payments Area). Il regolamento stabilisce che i bonifici e gli addebiti diretti all’interno dell’area SEPA devono essere trattati senza discriminazioni, indipendentemente dal Paese dell’IBAN.
Quindi, cosa significa davvero?
✅ Le aziende e gli enti privati che accettano bonifici SEPA non possono rifiutare un IBAN solo perché è estero.
❌ Tuttavia, il regolamento non si applica direttamente agli enti pubblici, come l’INPS, che possono avere proprie regole interne.
Consigli Utili:
- 1️⃣ Verifica il tuo IBAN → Se inizia con “IT”, non dovresti avere problemi.
- 2️⃣ Invia i dati all’INPS → Accedi all’area “Servizi Online” sul sito dell’INPS o chiama il contact center (803 164 da fisso, 06 164164 da cellulare).
- 3️⃣ IBAN estero? Valuta alternative → Se l’INPS non lo accetta, prova a chiedere una spiegazione scritta sul rifiuto e cita il Regolamento UE 260/2012 .
- 4️⃣ Chiedi aiuto → Se riscontri difficoltà, puoi consultare un esperto di pagamenti digitali o contattare un’associazione di consumatori per ricevere supporto e consigli su come far valere i tuoi diritti.
Infine, se hai dubbi o necessiti di ulteriore assistenza, potresti considerare di aprire un conto in una banca tradizionale italiana, che potrebbe offrirti una maggiore stabilità nell’accredito della pensione.
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