Carta di credito revolving senza conto corrente

Il credito revolving, o credito rotativo, è un tipo di finanziamento simile al fido. Come funziona?
Viene messa a disposizione del cliente una somma di denaro che può spesa e rimborsata a rate mensili.Il rimborso delle rate reintegra il credito.
Il credito revolving più utilizzato è quello associato a una carta di credito che consente di spendere il plafond mensile e di essere rimborsato a rate. Abbinato a una carta di credito, il fido può essere speso in qualsiasi negozio, o su internet, sia in unica soluzione sia più volte fino al raggiungimento del plafond.
Può inoltre prelevare da ATM bancari.

Sono comode perché permettono di rimborsare quanto speso a rate mensile dilazionando nel tempo il pagamento.
Ma questa tipologia di finanziamento è poco conveniente, perché i tassi applicati sono alti, superano quelli applicati ai prestiti

Per la richiesta si deve avere un età compresa tra 18 e 70 anni e essere residenti in Italia.
Le carte di credito revolving sono emesse dalle finanziarie, ma anche dalle banche.
Per il rilascio è necessario presentare la busta paga se si è lavoratori dipendenti.
L’Unico per artigiani, commercianti, liberi professionisti eccetera
Mentre per i pensionati è richiesto il cedolino.

Addebito carta di credito revolving.
Ogni mese dovrai rimborsare l’importo speso. Di solito, si può scegliere in quante rate rimborsare.
Il credito concesso non è alto, ma bisogna prestare attenzione ai tassi ai costi in caso di ritardo di pagamento della rata.
Il rimborso può avvenire tramite addebito sul conto corrente o, se la carta di credito è stata rilasciata da una finanziaria, tramite bollettini postali. in questo caso, oltre al tasso di interesse, si deve pagare anche la commissione per il bollettino postale.

Richiesta carta di credito revolving.

Per richiedere la carta di credito revolving è necessario avere un conto corrente su cui addebitare le spese fatte con la carta di credito.
Di solito le carte di credito revolving rilasciate dalle finanziarie come Agos, Compass, Findomestic si possono ottenere senza aprire il conto corrente presso la società che rilascia la carta. E’ sufficiente essere titolari di un conto corrente bancario o postale.


Solo una la Compass, al momento, non richiede il conto corrente per l’addebito delle rate, perché consente di rimborsare quanto speso o prelevato anche con il pagamento dei bollettini postali.
ioò significa che si può scegliere di ripagare il finanziamento senza l’addebito diretto sul conto corrente, ma rimborsando le rate con bollettini di conto corrente postale.
Tuttavia, questo tipo di rimborso sarà più costoso perché ogni bollettino pagato all’ufficio postale ha un costo di €1,50 . Costo da aggiungere agli interessi applicati al finanziamento. Agos e Findomestic richiedono invece che il richiedente sia titolare di un conto corrente bancario o postale per il rilascio della carta di credito.

Questo tipo di carte permette di scegliere il tipo di rimborso a rate o in unica soluzione. Si può scegliere il tipo di rata anche tramite l’internet banking della carta. Tuttavia, c’è un importo minimo da rimborsare e, se si vuole risparmiare, è meglio optare per l’addebito diretto sul conto corrente, anche per evitare di dimenticare di pagare una rata. Ricorda che saltare il pagamento di una rata del credito revolving può costare caro. Le condizioni economiche, con i costi per il pagamento in ritardo di una rata, sono elencate nel prospetto informativo.

Come funziona è conveniente?

La carta di credito revolving è una carta di credito che consente di rimborsare a rate quanto speso.
Per funzionare ha bisogno di un conto corrente dove saranno addebitate le rate.
Tuttavia, alcuni emittenti consentono di rimborsare pagando con bollettini.
Sono rilasciate dalle finanziarie, Agos, Compass, Findomestic giusto per fare degli esempi.
Per la richiesta è necessario essere maggiorenni, avere una busta paga o altro reddito dimostrabile, avere conto corrente.

1 – Differenze tra carta di credito a saldo e quella revolving.

Rispetto alla versione a saldo, dove il rimborso di quanto speso o prelevato avviene in unica soluzione con addebito sul conto corrente associato alla carta di credito, la carta di credito revolving è più comoda perchè consente di rateizzare quanto speso e di pagare una rata al mese.
Purtroppo questa comodità si paga perchè alla somma da restituire si paga un tasso di interesse, TAEG, che di solito supera abbondantemente il 15%.

2 – Quanto si può spendere al mese.

La società o banca che rilascia la carta di credito revolving stabilisce il plafond, ovvero la spesa massima che si può effettuare nel corso di un mese. Con queste carte è sconsigliato effettuare prelievi, poiché si tratta di un anticipo di contante e, oltre al tasso di interesse applicato alla somma restituita, si paga anche una commissione che può raggiungere il 4%. Inoltre, è importante fare attenzione al canone annuale della carta di credito.

3 – Quale carta di credito scegliere revolving a saldo, oppure a opzione?

Per scegliere la carta di credito più adatta alle proprie esigenze, è importante considerare le differenze tra la versione a saldo e quella revolving. La carta di credito a saldo consente di rimborsare l’intero importo con addebito sul conto corrente associato alla carta. Se si preferisce rateizzare la spesa e pagare una rata al mese, è possibile optare per la carta di credito revolving. Questa comodità ha un costo, poiché alla somma da restituire si aggiunge il tasso di interesse, TAEG, che di solito supera abbondantemente il 15%.

Se si vuole risparmiare denaro, la carta di credito a saldo è la scelta migliore, in quanto non si pagano interessi sulle somme spese . Se si preferisce la flessibilità di poter rateizzare la spesa, è importante tenere a mente che la carta di credito revolving comporta costi maggiori. In ogni caso, è importante valutare con attenzione il canone annuale sulla carta di credito e il plafond massimo di spesa mensile, per evitare di incappare in spese impreviste o di non poter utilizzare la carta come desiderato.

4 – Costi.

I principali costi della carta revolving sono il canone annuale, il tasso applicato alla rate da rimborsare, l’imposta di bollo di euro 2, il costo per il prelievo.
Se pagate con bollettino il costo del bollettino postale.
Se avete una carta revolving non della vostra banca fate attenzione ai costi per in casso della rata.

5 – Rimborso con bollettini postali.

Solo le finanziarie consentono il rimborso mediante pagamento con bollettino postale, ma come abbiamo visto per il rilascio della carta è necessario essere titolari di un conto corrente bancario o postale.